IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA
Ho già pensato al regalo che debbo fare a mio cognato. Gli comprerò una bella cartella da tenere sulla sua scrivania invece di quella che ha ora, che
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capodanno e che peccato che venga così di rado! Se comandassi io, vorrei fare una legge perché il primo dell'anno capitasse almeno un paio di volte al
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mattone aprii il mio finestrino, vi ficcai la testa e appiccicai l'occhio al buchino fatto ieri notte nella tela in cui è effigiato il compianto professor
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, non avendo neppure un soldo, ho pensato di ricorrere al signor Venanzio, che è tanto ricco, e di chiedergli in prestito un paio di lire. * * * Oggi a
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, dubitando che ci fosse qualche nuova complicazione nell'affare di quel signor marchese ritinto al quale sfregai una cipolla nel muso mentre era chiuso
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boccate e lo passò al Pezzi che fece lo stesso passandolo poi al Barozzo che ripeté la medesima funzione passandolo al Del Ponte che, dopo le tre boccate
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causare a volte delle complicazioni straordinarie, che neppure a esser grandi si saprebbero immaginare. Iersera, dunque, appena Ambrogio ritornò al suo
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luce opaca che veniva dall'altra parte, ma riparata da qualche cosa che era frapposta al di là della parete. Spingendo lo scalpello fuori del buco
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fosse addirittura in preda alle fiamme. Balzo dal letto, e mi affaccio al corridoio; in questo mentre Virginia entra precipitosamente in camera mia
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scappai dal letto mentre sudavo. Collalto è venuto su a vedermi due volte al giorno; ed è stato così buono con me, che quasi quasi sento rimorso di averlo
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, e mi sono avviato in riva al fiume. Da principio non venivano su che delle erbacce, poi ho preso due ghiozzi, che sono sguizzati un'altra volta
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prezioso segreto e al suo posto... Sì, sì! Sono lì tutti e duegento... Non ne manca uno! Procuriamo di rimetterci in calma, dunque, e ripigliamo il
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certamente al babbo... quando torna. - Domani andrò a scuola. - Meno male. E hai portato a casa un altro serpente? - Ho risposto di no, che uno bastava. Mi
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gioia al giornalino, dipingendo il disegno del serraglio che avevo fatto alla villa della zia Bettina mentre ero in prigione aspettando il babbo. Poi ho
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Parto per Roma fra due ore. C'è una grande novità; il babbo non viene ad accompagnarmi, ma mi affida invece al signor Clodoveo Tyrynnanzy, suo intimo
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mio piccolo osservatorio. Misi l'occhio al solito forellino. Tutto era buio nel salone; ma i tre spiritisti non tardarono ad arrivare. Il cuoco che
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riaccompagnò dal babbo al quale raccontò tutto quello che gli era successo per causa mia, e allora il babbo - a racconto finito - non disse altro che
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Stamani Luisa mi ha condotto in camera sua, mi ha baciato e con le lacrime agli occhi mi ha regalato un bello scudo d'argento dicendomi, al solito
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Stamani Collalto aveva scritto al mio babbo una lettera col pepe e col sale (come ha detto lui) informandolo di tutte le mie birbanterie (son sempre
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golettona inamidata di due metri; e lei mette al suo figliuolo quella golettona proprio nel giorno che mi viene il capriccio di portare a scuola una
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volta, come al solito, gli elettori cattolici si asterranno dal dare il voto. Ora noi non sapremmo concepire, nella lotta attuale, questa astensione la
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farne una al mio amico. Quanto abbiamo parlato delle nostre avventure passate! A un certo punto dei nostri discorsi mi s'è riaffacciata alla mente la
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scusa e sono andato al negozio Balestra, dove ho mangiato dodici paste tutte svariate per rifarmi la bocca. Uscendo ho incontrato Gigino Balestra al
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osservatorio... E poi bisogna da ora in avanti adoperare una grande prudenza perché siamo spiati da tutte le parti e tremo al solo pensiero che mi possano
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secchi e me ne ero empite già le tasche e la bocca. Dopo aver richiusa la porticina tornammo cautamente per la strada già fatta e ci separammo dinanzi al
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per scoprire quale stanza è quella al di là del mio armadino. Ma più che con la sua scienza d'ingegnere si è aiutato chiacchierando con i muratori
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... - Dev'essere molto pentito d'avermi trattato con tanta severità; e difatti mi ha promesso di condurmi stasera al teatro, a vedere il celebre
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si divertivano a veder mangiare i cristiani vivi. Com'è bella Roma per uno che abbia passione per la storia! E che grande varietà di paste al caffè
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ragazzi dall'alto al basso, perché nessuno di loro s'era mai trovato a un pericolo come quello che avevo passato io... Ma però sbagliavo: ce n'era uno
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piccina che tu sia, Tu mi sembri una badia. E ora bisogna che ripigli la narrazione al punto dove l'ho lasciata ieri... Che giornata piena di avvenimenti
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si dice di lui, e per questo mi dà quattro soldi al giorno. Stamani, per esempio, si è molto interessato ai soprannomi coi quali lo chiamano in casa
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andato l'altra volta dalla zia Bettina, e dirigermi per la stessa strada, lungo la ferrovia, seguendo le rotaie, fino al paese presso il quale è la
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Oggi è il giorno dei morti e si va al Camposanto a visitare la tomba dei poveri nonni e quella del povero zio Bartolommeo che morì due anni sono
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al Signor Stanislao quando va via: "Servo suo, signor direttore!" Noi collegiali siamo ventisei in tutti: otto grandi, dodici mezzani e sei piccoli
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. - Che chiesa è questa? - ho domandato a un contadino che era lì fuori. - È la chiesa di San Francesco al Monte. - Sono entrato anch'io, e ho visto
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, Giovanni Stoppani, la notte dal 13 al 14 siete uscito verso mezzanotte dalla vostra camerata e non vi avete fatto ritorno che dopo un'ora circa. È vero
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Michelozzi, che ha un'indole piuttosto tenera, per quanto di fronte al pericolo si comporti da eroe, ha interrotto, con una voce strozzata dalla
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Mio caro giornalino, ho tanto bisogno di sfogarmi con te! Pare impossibile, ma è proprio vero che i ragazzi non vengono al mondo che per fare dei
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particolari, i bidelli e gli inservienti dell'Istituto andavano e venivano con certe facce smunte come se avessero perso un terno al lotto e davano in giro
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: - Curiosa! Lei ha un orologio che somiglia perfettamente al mio... - Ah, sì? - ha risposto la signora Olga - e se l'è riposto in seno, mentre Virginia che
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Ho deciso che quando sarò grande farò il prestigiatore. Iersera mi son divertito immensamente al teatro. Quel Morgan è molto bravo e ha fatto dei bei
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te e di me che, per causa tua, sono la donna più disgraziata di questa terra! - Povera mamma! A pensare al suo viso pieno di malinconia mi viene da
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domandato al barcaiuolo che mi teneva in collo, se aveva pensato di mettere in salvo anche la mia povera lenza! Non so perché la mia mamma abbia pianto
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luogo sa mostrarsi grato dei benefici ricevuti. E per questo, ricordando la pistolettata che gli tirai nell'occhio ha detto al babbo: - Che vuole? quel
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Eccoci al gran giorno! È dal 19 che non scrivo più una riga qui nel giornalino, ma ho avuto tanto da fare! In questi giorni mi sono accorto che i
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bella signorina ero diventato!... - Che invidia, che invidia, avranno di me le mie sorelle! - ho esclamato, al colmo della contentezza. E così dicendo
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disse: - Sono molto contento di vedervi - mentre invece eran tutti al buio. Basta: dopo che furono andati via, il Maralli, parlando col babbo, gli
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Oggi sono stato da Gigino Balestra al quale ho confidato il mio progetto. Egli ci ha pensato un po' sopra e poi mi ha detto: - È una buona idea! Ci
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povero ragazzo obbligato a mangiare fin cinque e sei minestre al giorno, tutte di capellini, ma se n'accorgeranno. Intanto stamani sono andato in cucina
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eran fermate bene al tavolino... Non so... Il fatto è che a un tratto vidi tutte le stelle... e poi buio pesto! Ah! rammento che quando riaprii gli
Accademia della crusca
